L’invito è rivolto ad ogni famiglia della comunità. Non è un’idea originale, ma è un segno, per noi e per gli altri. Un segno per noi che ci rammenti che cosa stiamo facendo.
Accogliamo Dio che si fa carne, che nasce da Maria per tutti.
Lui è la luce che viene nelle tenebre.
Rischiamo di fare del Natale una festa senza il Festeggiato e un “rito” in cui non sappiamo più chi celebriamo.
Accendiamo una luce perché la Luce venga in noi nella nostra casa, dove lavoriamo o dove riponiamo le nostre preoccupazione e speranze.
Si sappia che lì c’è un cristiano che aspetta il Signore e che prega di vincere le tenebre e di divenire tramite della luce per gli altri.
Una luce che si è già accesa dentro al cuore, nelle famiglie, preparando la culla al Bambino, con la preghiera e con la carità, perché sia una luce vera.
L’invito di accendere una luce è rivolto a tutti i credenti.
Una luce perché il Signore continua ad accenderla in noi, nonostante noi, per noi e per tutti.