Cammino pastorale 2019-2020

“Ho visto il Signore!” (Gv. 20,18)
Cammino pastorale 2019-20

Cammino Pastorale 2019-2020

Comunità carissima di S. Lucia al Tempio Votivo della Pace,
“Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona la porterà a compimento fino al giorno di Gesù Cristo” (Fil.1,3-6): il grazie di Paolo è il nostro stesso grazie sulla soglia del nuovo anno pastorale.

É il grazie di chi vive con passione la “cooperazione per il Vangelo” nella gioia di annunciare il Risorto incontrato nella Parola, nella liturgia e nella quotidianità delle nostre case e della comunità. Un incontro decisivo che si è fatto storia nel cammino della parrocchia e oggi ci coinvolge nell’opera che disegna il volto di una comunità di credenti impegnata a tramettere la fede.
“Ho visto il Signore!”(Gv. 18,20): è la certezza che Maria di Magdala rivela ai Discepoli all’alba dell’Ottavo giorno, giorno della Chiesa. Questa icona ci è consegnata nella proposta pastorale del Vescovo Francesco, alimentata dalla virtù della fraternità che è indispensabile per concretizzare relazioni significative e propositive.
La forza dell’incontro e la declinazione di questa virtù, che da forma e stile alla comunità, si esprime nelle diverse azioni pastorali e dell’appartenenza alla comunità stessa.

Vogliamo infatti maturare e condividere nell’anno pastorale:

  • la convinzione che nella celebrazione dell’anno liturgico siamo sempre più coinvolti nella vita e nel mistero di Gesù;
  • l’opportunità di stabilire relazioni belle, positive ed efficaci che trovino casa nell’esperienza del Vangelo e si concretizzino nel vivere la carità come possibilità di umanizzazione, accoglienza e solidarietà per dare volto alla comunità cristiana ed essere presenti nelle relazioni di quartiere.
    Il volto della comunità è composto da una famiglia di famiglie che esprime se stessa nella visibilità di alcuni momenti condivisi e partecipati, nella corresponsabilità della “traditio” della fede;
  • l’impegno che verrà proposto negli itinerari formativi con particolare attenzione al rinnovamento in atto del percorso d’iniziazione cristiana dove siano protagoniste famiglie e comunità, grazie alla collaborazione dei catechisti e dell’Azione Cattolica.
  • la convinzione che nel rinnovamento degli organismi di partecipazione, il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il Consiglio dell’Oratorio, siamo chiamati a una riflessione comune sul significato di partecipare e consigliare nella parrocchia a servizio della fede della comunità.
    In questo contesto si inserisce anche il rilancio dell’equipe educativa dell’oratorio e la valorizzazione del Consiglio per gli affari economici.
  • lo stile della carità che prende corpo nelle espressioni di presenza e servizio riconducibili ai diversi gruppi e che deve essere espressione condivisa e responsabile di una comunità cristiana.

Nella lettera di Paolo ai Filippesi troviamo lo spazio di riflessione per tratteggiare l’esperienza del cristiano oggi, della sua relazione con il mistero di Cristo Gesù e con la comunità dei credenti che attorno a Lui si raduna e costituisce. Attorno a questo testo decliniamo, dunque, il cammino della comunità.

Ecco le tappe:

Ottobre-Novembre

“Purché il Vangelo venga annunciato” (Fil. 1,18)
Lo straordinario mese missionario proposto da papa Francesco alla Chiesa universale chiede alla nostra comunità di riprendere con entusiasmo il cammino pastorale. Vivere la missione è dare volto al Vangelo oggi nell’esperienza della Chiesa, di una concreta comunità cristiana come la nostra.
Essere parrocchia vuol dire “abitare presso le case”, sperimentare quella Galilea delle genti nella quale Gesù invia i suoi a essere discepoli missionari e per la quale ogni occasione è possibilità perché “il Vangelo venga annunziato”. (Fil. 1,18).
La ripresa della catechesi d’Iniziazione Cristiana impegna, dunque, l’intera comunità in nome di quel Battesimo che tutti responsabilizza.

Tempo di Avvento

“Corro verso la meta” (Fil. 3,14)
La forza della speranza immerge sempre di più l’esperienza della fede nella concretezza del quotidiano. Una fede incarnata, in ascolto e dialogo continuo con il mondo, alimentata dall’assiduità alla Parola e dall’esercizio della preghiera liturgica e personale.
Valorizziamo la preghiera in comunità: l’Eucaristia, il Rorate, l’Adorazione Eucaristica insieme all’invito della preghiera personale o di famiglia attraverso il “Take your time”.
Guardare con speranza alla comunità vuol dire anche impegnare se stessi in vista del rinnovo degli organismi di partecipazione pastorale con la preghiera e il discernimento rispetto alla realtà e al servizio della parrocchia.

Gennaio-Febbraio

“…per me vivere è Cristo” (1,21a)
“E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia” (Lc. 2,52)
É un tempo che vogliamo vivere alla scuola della famiglia di Nazareth, un tempo in cui “non si fa niente” se non scoprire sempre di più il riferimento a Gesù e crescere in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini
Pregare in famiglia, perdere tempo a tavola, dedicarsi all’incontro degli amici, scegliere qualche lettura costruttiva di aggiornamento, attualità, approfondimento, sostare un po’ di tempo in chiesa, visitare qualche persona anziana o ammalata: queste alcune delle proposte. Un aiuto nella preghiera verrà proposto con semplici tracce di preghiera su un sussidio rintracciabile anche sul sito della parrocchia.
La preghiera per la pace e la custodia della vita vanno a connotare con ancora maggior forza questo tempo come relazione e preghiera.

Tempo di Quaresima

“Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce” (Fil. 2,8)
Nel cuore del celebrare l’impegno a tenere fisso lo sguardo sulla Croce di Gesù rivisitando le verità della fede che il Simbolo apostolico ci consegna. La liturgia domenicale e feriale, i diversi momenti di ascolto della Parola e preghiera comunitari, le statio e la celebrazione del cammino della croce, gli esercizi spirituali, l’impegno caritativo a favore di un progetto missionario, la rinuncia e il digiuno sono semi diversi affidati al buon terreno della comunità perché la seminagione sia abbondante e accompagni con rinnovata consapevolezza all’esperienza del Triduo Sacro, fonte di vita per la comunità. Ancora una volta il “Take your time” ritmerà la quotidianità.
Una più intensa informazione e comunicazione rispetto agli organismi di partecipazione vuole condurci al riconoscimento di disponibilità di componenti della comunità per questo servizio.

Tempo Pasquale

“Siate sempre lieti nel Signore” (Fil. 4,4)
La Pasqua del Signore non è notizia di una vicenda passata, ma il fondamento della nostra fede.
Celebriamo la domenica come fonte della vita sacramentale ricordando i doni di grazia ricevuti nella comunità secondo cammini di maturazione umana e di fede. Credere nella Resurrezione può essere l’esito di cammini diversi, ma è sempre dono di grazia.
L’invito alla comunità è quello di esprimere chi si prende cura del servizio negli organismi di partecipazione pastorale e di accompagnarne il cammino inziale.

Tempo dopo Pentecoste

“La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro Spirito” (Fil. 4,23)
Il dono dello Spirito riconsegna la comunità cristiana alla strada, alla missione. Occasione di semina, opportunità di partecipazione e disponibilità.

Ecco, “rimanete in questo mondo saldi nel Signore, carissimi!(Fil. 4,1b)… Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti! La vostra amabilità sia nota a tutti, il Signore è vicino!(4-5)…E il Dio della pace sarà con voi!(9)”. Questo l’augurio!

Alla custodia della martire Lucia affidiamo questo cammino perché i nostri occhi, pieni della luce del Risorto, possano irradiare la speranza cristiana tra le vie e le case del nostro quartiere come segno di una comunità fraterna che cresce e vive attorno alla Parola.

don Giambattista, don Luigi e don Giambattista
presbiteri della comunità

Tempio Votivo, 6 ottobre 2019