Celebrare per riconoscere il Signore in mezzo a noi
…e buon Natale !
Eccoci al Natale!
Sono impaziente di conoscere Gesù e dopo gli ultimi preparativi è arrivato il momento di incontrarlo, ma avrò trovato il regalo giusto da portargli in dono? Scopriamolo insieme. Poco prima di arrivare in chiesa mi sono reso conto che non ho più nulla da portare in dono a Gesù o a Maria e Giuseppe. Ormai non c’è più tempo di cercare un regalo. Sono un pò triste ma vedo i miei genitori fermi davanti alla Chiesa. Li raggiungo e domando: “è qui che incontreremo Gesù?” la mamma mi sorride e mi spiega che oggi festeggiamo la venuta di Gesù in mezzo a noi ma Lui non è qui fisicamente come quando è nato. Il papà aggiunge che Gesù è sempre con noi e ogni volta che aiutiamo qualcuno in difficoltà aiutiamo proprio lui, che è venuto per stare accanto ai più deboli. Ora capisco perché la mamma mi aveva detto di fare attenzione alle persone intorno a me. La mamma aggiunge “Ora che hai le mani vuote sei pronto ad accogliere Gesù nel tuo cuore”. Entriamo in chiesa, la funzione ha inizio e quando il sacerdote durante l’omelia ci ricorda un passo del vangelo che dice “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi”! Ma non è finita qui la mia sorpresa perché il prete dice che dobbiamo essere noi le mani e i piedi di Gesù che ha detto: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Allora ripenso ai volti delle persone che ho aiutato in questi giorni di avvento e mi sento pieno di gioia.
Riflessione
del tempo anche quando sembra di non averne a disposizione. Gesù si è fatto bambino, è nato in una semplice grotta ed è stato posto in una mangiatoia per dimostrarci che non sono le cose materiali a misurare la ricchezza di un uomo, bensì le sue azioni. Per ognuno di noi Dio ha grandi progetti e speranze, ci ha dato dei talenti e ci chiede di metterli al servizio del prossimo, di fare del bene non a parole ma con i fatti, con azioni concrete. Tocca a noi però scegliere se vivere la nostra vita come una corsa in bicicletta nella quale l’importante è andare veloci per arrivare lontano, concentrati solo sull’obiettivo oppure gustarsi il viaggio in compagnia di quanti incontreremo sulla via e accorgerci che non è così importante arrivare primi ma assaporare ogni passo del cammino. Iniziamo vivendo il giorno di Natale con la pace nel cuore, senza affanni e isterismi per l’arrosto troppo cotto, perché ciò che conta non è sulla tavola, ma intorno alla tavola.
Buon Natale!
Preghiera
Grazie Gesù!
Amen.